Le orme degli uomini primitivi al Pescale
La spianata del “Castellaro” – che noi delle vallate del Dolo e del Dragone possiamo scorgere alla confluenza del Secchia con il Rio Pescarola scendendo a valle verso Castellarano, nella strettoia rocciosa e ripidissima che il fiume ha scavato in quella zona che viene chiamata “Il Pescale” (lungo la salita che si incontra dopo il paese di Roteglia) – è stata la sede di un villaggio preistorico di notevole estensione.
Nella zona pianeggiante a monte del roccione sorgeva un villaggio costituito da grandi capanne di legno e di argilla delle quali sono stati ritrovati i basamenti perimetrali: erano costruzioni a forma di ellisse con i pavimenti scavati nel terreno; i resti di questo insediamento risalgono, secondo gli studiosi, a circa cinquemila anni fa. A partire da questa data fino a circa tremila anni fa, si susseguirono diverse civiltà molto simili a quelle dell’Emilia Occidentale; sono stati portati alla luce numerosi manufatti del neolitico e altri dell’età del rame e del bronzo. Nelle zone vicine di Roteglia e Castellarano sono stati ritrovati oggetti risalenti all’età del bronzo e del ferro e numerosi frammenti di laterizi che fanno presumere l’esistenza di antichissime fornaci adibite alla cottura di argille.
Quando passiamo a sostenuta velocità con la nostra auto gettiamo uno sguardo oltre il fiume, alla spianata che sovrasta “Il Pescale”, forse rivedremo qualche homo sapiens che ci farà ripensare alle nostre origini e ci inviterà a rallentare. Fatelo anche voi quando passate vicino a questo luogo.
Una storia comune da (ri)vivere
La storia del nostro territorio è stata segnata profondamente dallo sviluppo di varie bande partigiane locali e dalla conseguente esperienza della Prima Repubblica di Montefiorino, nonché dalle violente ritorsioni operate delle armate nazi-fasciste nei confronti della popolazione inerme.
Questi eventi hanno marcato il vissuto e la memoria di intere comunità del territorio e solo oggi, a distanza ormai di quasi 80 anni è possibile conoscere i dettagli e i lasciti di quel passato così drammatico.
Nei comuni di Palagano e Montefiorino è possibile quindi percorrere un vero e proprio viaggio nella storia.
Il Museo della Resistenza di Montefiorino
Il Museo della Resistenza di Montefiorino è ospitato all’interno della spettacolare cornice della Rocca di Montefiorino e offre un ricco allestimento permanente che ripercorre le principali tappe che hanno portato alla Liberazione Italiana. Il Museo si snoda su un percorso coerente di nove stanze, nelle quali si combinano rievocazione diretta del passato, attraverso reperti e testimonianze (ma anche sfruttando il fascino della rocca) e uso di tecnologie multimediali avanzate.
Parco di Santa Giulia
Il Memorial Santa Giulia è inserito nel “Parco della Resistenza Monte Santa Giulia” e fu costituito negli anni ‘70 per ricordare i fatti salienti della Resistenza modenese. Si tratta di un punto di riferimento storico della strage di Monchio e della Repubblica di Montefiorino, ritenuta la prima Repubblica Partigiana costituita in Italia durante l’occupazione nazista.
Da oltre 35 anni, il luogo ospita un gruppo scultoreo a forma circolare costituito da opere di artisti italiani, ma anche argentini, haitiani, polacchi, rumeni e giapponesi, eterogenei per formazione, gusto e tradizione e che hanno voluto rappresentare con linguaggi diversi gli ideali di libertà che sorressero uomini in arme e civili al tempo della lotta partigiana. Questa affascinante installazione permanente è riconosciuta come una delle opere di maggior valore artistico realizzate in Emilia Romagna nel XX Secolo e, nel suo genere, è sicuramente un’installazione unica al mondo.
Buca di Susano
La “Buca di Susano”, inaugurata nel 2021, è un memoriale sorto sui resti di una povera casa di campagna che il 18 marzo 1944 fu teatro di un’orrenda strage nazifascista che si perpetrò poi nei borghi vicini.
Oggi la Buca di Susano presenta una stele commemorativa realizzata dall’artista Dario Tazzioli e la suggestiva installazione “Le Luci nel vento”, 136 luci montate su aste di carbonio ondeggianti nella notte, a perenne ricordo di chi perse la vita durante quelle stragi. Un luogo di memoria e di vita, dove periodicamente trovano spazio concerti e proposte culturali e artistiche.
Don Sante Bartolai
Figura simbolica della Resistenza in quest’area fu don Sante Bartolai, curato di Palagano e anima di un gruppo di una cinquantina di partigiani. Arrestato il 9 marzo 1944 a Montefiorino in seguito a scontri tra partigiani e fascisti, fu trasferito prima a Modena, poi a Fossoli e da lì a Mauthausen, da dove fece ritorno nel 1945 per diventate parroco di Savoniero.
Oggi la figura di questo parroco è ricordato da un monumento sul sagrato della chiesa di Savoniero e nel parco a lui dedicato in cui è stata posizionata una stele commemorativa.
Vagabondare tra borghi
Scoprire il nostro territorio significa in primo luogo perdersi in un’esplorazione lenta dei suoi tanti borghi, che mantengono il fascino della cultura contadina e rurale e che rappresentano delle piccole stazioni di sosta in quella che può essere la scoperta di un “piccolo mondo antico”.
Spostarsi di paese in paese significa avvistare le tantissime testimonianze di un passato che non scompare, perché impresso e scolpito nella pietra.
Torri di guardia, case torri, piccole borgate, cappelle votive immerse nella natura… un vero e proprio patrimonio diffuso che parla al viaggiatore che non guarda l’orologio ma segue solo il suo “disorientamento”, il senso più puro e genuino che contraddistingue il viaggio di scoperta.
Dall’Australia per dipingere la bellezza dei borghi diffusi
“Paesano Tours” è un gruppo di appassionati affascinati dai paesaggi italiani che ogni anno decidono di partire dall’Australia per trascorrere delle vacanze molto particolari. I souvenir che riportano a casa sono infatti i quadri che loro stessi realizzano attraverso l’attenta osservazione dei piccoli borghi.
Da diversi anni ormai, una loro tappa obbligata è proprio nel nostro territorio perché in questi posti sono conservati tantissimi segreti inediti e straordinari.
Visioni personali e viste privilegiate.