Il pregiato fungo porcino dell’Appennino Modenese trova nelle Valli Dolo e Dragone la sua patria più naturale.
Il porcino (Boletus edulis) che cresce nei boschi cedui a fine estate e in autunno, essiccati o freschi, entrano a far parte di tutti i menu tradizionali di montagna: sott’olio, in padella, alla piastra, crudi tagliati sottilissimi, con scaglie di Parmigiano Reggiano, nel sugo delle tagliatelle, oppure con i tortelli e gli gnocchi di patate.
I luoghi migliori per trovare i porcini
I boschi delle Valli Dolo e Dragone sono i luoghi ideali dove mettersi alla ricerca di questi pregiati prodotti della terra. Nei periodi in cui il terreno è umido e la luna si trova nella giusta posizione, i “fungaioli” più appassionati danno inizio alla caccia al porcino e portano a casa gustosi e fragranti bottini.
I siti migliori dove regolarmente crescono i porcini vengono definiti “bolate” e sono veri e propri luoghi segreti da custodire gelosamente.
Non disperare, anche i fungaioli sono persone di cuore che amano vivere insieme ai propri amici le emozioni, la sorpresa e la soddisfazione di una “giornata a funghi”. Ma ricorda, condividere una bolata è un vero e proprio atto d’amore: non rivelarla a nessun altro!
E se li volessi soltanto mangiare?
In qualunque menu proposto dai ristoranti del nostro territorio il fungo per eccellenza non può di certo mancare. Che sia trifolato, crudo o fritto, il porcino è l’ingrediente principale di alcuni fra i piatti più ricercati e apprezzati nelle nostre valli.
Vieni a gustare il porcino in tutte le sue declinazioni culinarie: provalo da solo o con i risotti, con le tagliatelle, sulle scaloppine, sui filetti o addirittura sulle pizze e nei panini. Ce n’è davvero per tutti i gusti.