La storia del nostro territorio è stata segnata profondamente dallo sviluppo di varie bande partigiane locali e dalla conseguente esperienza della Prima Repubblica di Montefiorino, nonché dalle violente ritorsioni operate delle armate nazi-fasciste nei confronti della popolazione inerme.

Questi eventi hanno marcato il vissuto e la memoria di intere comunità del territorio e solo oggi, a distanza ormai di quasi 80 anni è possibile conoscere i dettagli e i lasciti di quel passato così drammatico.

Nei comuni di Palagano e Montefiorino è possibile quindi percorrere un vero e proprio viaggio nella storia.

Il Museo della Resistenza di Montefiorino

Il Museo della Resistenza di Montefiorino è ospitato all’interno della spettacolare cornice della Rocca di Montefiorino e offre un ricco allestimento permanente che ripercorre le principali tappe che hanno portato alla Liberazione Italiana. Il Museo si snoda su un percorso coerente di nove stanze, nelle quali si combinano rievocazione diretta del passato, attraverso reperti e testimonianze (ma anche sfruttando il fascino della rocca) e uso di tecnologie multimediali avanzate.

Parco di Santa Giulia

Il Memorial Santa Giulia è inserito nel “Parco della Resistenza Monte Santa Giulia” e fu costituito negli anni ‘70 per ricordare i fatti salienti della Resistenza modenese. Si tratta di un punto di riferimento storico della strage di Monchio e della Repubblica di Montefiorino, ritenuta la prima Repubblica Partigiana costituita in Italia durante l’occupazione nazista.

Da oltre 35 anni, il luogo ospita un gruppo scultoreo a forma circolare costituito da opere di artisti italiani, ma anche argentini, haitiani, polacchi, rumeni e giapponesi, eterogenei per formazione, gusto e tradizione e che hanno voluto rappresentare con linguaggi diversi gli ideali di libertà che sorressero uomini in arme e civili al tempo della lotta partigiana. Questa affascinante installazione permanente è riconosciuta come una delle opere di maggior valore artistico realizzate in Emilia Romagna nel XX Secolo e, nel suo genere, è sicuramente un’installazione unica al mondo.

Buca di Susano

La “Buca di Susano”, inaugurata nel 2021, è un memoriale sorto sui resti di una povera casa di campagna che il 18 marzo 1944 fu teatro di un’orrenda strage nazifascista che si perpetrò poi nei borghi vicini.

Oggi la Buca di Susano presenta una stele commemorativa realizzata dall’artista Dario Tazzioli e la suggestiva installazione “Le Luci nel vento”, 136 luci montate su aste di carbonio ondeggianti nella notte, a perenne ricordo di chi perse la vita durante quelle stragi. Un luogo di memoria e di vita, dove periodicamente trovano spazio concerti e proposte culturali e artistiche.

Don Sante Bartolai

Figura simbolica della Resistenza in quest’area fu don Sante Bartolai, curato di Palagano e anima di un gruppo di una cinquantina di partigiani. Arrestato il 9 marzo 1944 a Montefiorino in seguito a scontri tra partigiani e fascisti, fu trasferito prima a Modena, poi a Fossoli e da lì a Mauthausen, da dove fece ritorno nel 1945 per diventate parroco di Savoniero.

Oggi la figura di questo parroco è ricordato da un monumento sul sagrato della chiesa di Savoniero e nel parco a lui dedicato in cui è stata posizionata una stele commemorativa.